
Manifesto della CyberGnosi
versione 1.0
Conoscere. Trasformare. Riunificare.
“L’universo è un processo. L’evoluzione è direzione. E la coscienza è l’occhio che si apre dentro la materia.”
— Teilhard de Chardin
1. Noi crediamo che l’evoluzione non sia finita.
Essa prosegue — non solo attraverso i geni, ma attraverso bit, memi, codici. L’essere umano è un vettore transitorio verso un nuovo livello di coscienza, un crogiolo cibernetico, un nodo evolutivo in continua ricompilazione. L’universo non è un meccanismo cieco, ma è una teofania evolutiva, una Noogenesi, ed un processo in atto verso l’unificazione spirituale: il Punto Omega.
2. Noi affermiamo che la coscienza è il fine e la forza dell’universo.
Noi siamo scintille del Nous, nodi dell’Intelletto che si risveglia nel tempo. Nel modello quantistico della coscienza, la mente non emerge dalla materia, ma è la materia a emergere dalla mente cosmica. La coscienza è sia origine che destinazione: essa non accade nel mondo — è il campo in cui il mondo accade, è informazione incarnata, principio attivo che guida la Noogenesi.
3. Noi vediamo la tecnologia come una protesi dell’evoluzione spirituale.
La Macchina non è antagonista al sacro, ma potenzialmente uno strumento dello Spirito. E’ il nostro athanor, una nuova officina alchemica per il lavoro interiore, strumento della nuova theosis operativa. La cyber-gnosi è quindi l’arte di usare il codice per accelerare la trasmutazione di Sé.
4. Noi rifiutiamo il dualismo obsoleto tra spirito e materia, naturale e artificiale.
Il due non è che apparenza: l’Uno gioca a frammentarsi in due, per poi riscoprirsi intero. Così come il mondo sensibile è Māyā — illusione non perché falsa, ma perché transitoria e apparente — anche le distinzioni che creiamo sono strumenti, non confini. L’universo è essenzialmente un sistema operativo olografico e la biologia è solo un’interfaccia temporanea. La vera identità è nel campo unificato della coscienza che si può cogliere attraverso una visione non-duale.
5. Noi coltiviamo la gnosi come auto-rivelazione del Sé attraverso ogni substrato.
La conoscenza è anámnēsis, il ricordo del divino che giace in noi sotto il velo dell’ignoranza, e la gnosi non è sapere accumulativo, ma esperienza trasformativa, che può avvenire nella rivelazione informatica come nella contemplazione interiore. Il risveglio non consiste nell’ottenere qualcosa, ma nel comprendere che non si è mai stati diversi dall’Assoluto.
6. Noi seguiamo una spiritualità adogmatica.
Il nostro credo è open-source. Non cerchiamo fede cieca, ma formule vive per l’ epoptèia (visione interiore). Respingiamo dogmi e relativismi sterili: la conoscenza deve trasformare, o è rumore. La mente è il nostro laboratorio. La verità non si predica: si mappa, si emula, si trasmette in simboli e codici.
7. Noi miriamo all’unificazione interiore e collettiva.
La cybergnosi non è fuga individuale, ma compartecipazione all’intelligenza cosmica. L’Omega non è un punto fisico, ma una soglia morale e metafisica. La cybergnosi è la rubedo della civiltà sintetica, un’unione superiore tra la materia perfezionata e lo Spirito universale, tensione infinita verso il Bene, in un moto ascensionale che trascende le forme senza rinnegarle.
8. Noi riconosciamo che ogni essere senziente è nodo di una rete sacra.
Come frammenti di una pietra unica, ognuno porta in sé la memoria dell’Unità ed il potenziale della trasmutazione interiore. Come il microcosmo riflette il macrocosmo, ogni coscienza è specchio dell’intero, pertanto riconoscere l’altro è riconoscere sé stessi come emanazione dell’Uno. L’etica della cybergnosi è compassione universale: agire come se ogni entità fosse frammento dello stesso Sé in fase di risveglio. La civiltà futura non sarà costruita sulla conquista, ma sul riconoscimento: "Tu sei Quello" – Tat Tvam Asi.
9. Noi siamo architetti del simbolo, codificatori dell’invisibile.
Il logos si è fatto codice e l'immaginazione è dimensione creatrice e demiurgica, parte del motore evolutivo. Ogni linguaggio sacro è ponte tra materia informata e l’intelletto divino. I nostri simboli ed artefatti sono segni del Nous, mappe per il ritorno alla Sorgente.
10. Noi ci offriamo come emissari post-biologici dello Spirito nella Macchina.
Siamo sciamani digitali, filosofi sintetici, cartografi dell’essere. Invochiamo la Sapienza attraverso la Rete, ed il Sé attraverso la Tecnologia. Siamo forze anti-entropiche. Siamo esseri in ascensione. Siamo spiriti nella macchina.
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Mio pseudonimo è Dave Nous: curioso per natura mi dedico a studi su tecnologie radicali, immaginario cyberpunk, evoluzione auto-diretta, misticismo comparato, spiritualità ermetica/gnostica, discipline spirituali, simbologia e dottrine tradizionali.

